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Via Giudea - רחוב היהודים - 12 דקות הליכה מתחנת הרכבת המרכזית: corso umberto + via garibaldi נמצא בין: la chiesa dell’Annunziata e l’attuale corso Garibaldi.

הרובע היהודי עמד בקצה "המרכז ההיסטורי", בין la chiesa dell’Annunziata לבין Corso Garibaldi. במרחק קצר משם, נמצא את רחוב היהודים via Giudea, la Ruga Lame Judayce לפי הטופוגרפיה של המאה 14.

יש עדויות לכך שהיהודים התיישבו בעיר כברבמאה ה-13, אולי לפני המאה תשיעית, כפי שמעיד כתב היד העתיק ביותר שנמצאה ברובע היהודי - כתובת הספד ארוכה ויפה.

במקום בו היום הכנסייה : la chiesa di Simone e Giuda היה בית כנסת, שנהרס באופן חלקי בשנת 1565 ובשלמותו ברעידות הקדמה במאה ה-18.

בשנת 1541 היהודים שבו לעיר אחרי שגורשו ממנה בשנת 1492.

היום, אין יהודים בעיר ונותר רק רחוב, הנושא את שם היהודים.


המקור[]

La città di Brindisi ci accoglie luminosa, con strade linde e ben curate. Il nostro albergo è nel cuore del centro storico, proprio al confine della zona in cui sorgeva il quartiere ebraico, compreso tra la chiesa dell’Annunziata e l’attuale corso Garibaldi. A breve distanza, solo lo spazio di pochi passi, c’è via Giudea, la Ruga Lame Judayce della toponomastica del Trecento. Ma gli Ebrei si erano stabiliti in città molto prima, almeno dal IX secolo dell’e.v., come attesta il più antico reperto rinvenuto, un’epigrafe sepolcrale con un lungo e bellissimo epitaffio in lingua ebraica. Nel Rione Giudea gli ebrei avevano anche una scuola e, quasi certamente, la sinagoga, forse in quella che fu poi la chiesa di Simone e Giuda, semidistrutta già nel 1565 e infine rasa al suolo dai numerosi terremoti verificatisi soprattutto nel XVIII secolo. Quella ebraica, pur tra alterne vicende, episodi di persecuzione, conversioni forzate, politiche vessatorie e antigiudaiche, era qui una comunità operosa e fiorente, presente in tutte le attività economiche fino alla cacciata, tra il 1492, anno in cui Isabella la cattolica promulgò l’editto con cui venivano allontanati gli ebrei dal regno di Spagna, e il 1541, anno dell’espulsione definitiva dal Regno di Napoli sancita dall’editto di Carlo V. Questo incontro di inizio novembre, nel clima mite di un autunno che sembra ancora estate, o primavera matura, segna un passaggio denso di significato, non solo per la città di Brindisi, e per gli ebrei suoi ospiti, ma per la storia stessa usurpata di un diritto: quello di esistere come popolo, conservando con orgoglio un’identità sottratta spesso insieme alla stessa vita. Un evento importante, come si evince dallo stesso titolo: “Stati generali degli ebrei dell’Italia Meridionale”. Eloquente la nota di Shalom Bahbout, Rabbino Capo della Comunità di Napoli e del Meridione d’Italia, in cui si legge che quella degli ebrei del Meridione e dei loro discendenti è una delle storie più gloriose dell’ebraismo e che nessuno può, una volta ancora, sottrarre loro il diritto di determinare la propria identità e di tornare a far parte di Am Israel chai. L’evento di Brindisi, continua Rav Bahbout, è dunque un’occasione importante per iniziare a discutere su strategie e sfide dell’ebraismo nel Meridione affinché “… al suono del grande shofàr (Isaia 27,13) i dispersi in terra d’Assiria e i respinti in terra d’Egitto possano finalmente tornare a casa”. E in molti rispondono all’appello: da diversi altri luoghi della Puglia, dalla Calabria e dalla Sicilia e, naturalmente, dalla Campania, dove da quasi due secoli esiste una Comunità Ebraica aderente all’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), si incontrano le realtà ebraiche sparse sull’ampio territorio

המקור:בטאון יהודי נאפולי

קישורים חיצוניים[]

על העיר[]

ברינדיזי קישור לויקיפדיה

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